Miriam – Gentile Lalla vorrei una informazione riguardo i Pas. Sono stata ammessa alla frequenza dei corsi in Campania, ma visti i ritardi e le incertezze ad ottobre ho accettato una supplenza in Lombardia fino al 30 giugno. Ora mi chiedo: è mai possibile che con un contratto fino al 30 io non possa chiedere di partecipare ai pas in lombardia? A me sembra una cosa anticostituzionale impedire ad un cittadino di poter svolgere il proprio lavoro. Che ne potevo sapere io ad agosto che sarei venuta in lombardia? Su che base avrei dovuto rifiutare visto che ci hanno fatto fare una domanda di partecipazione senza darci una scadenza, una data ecc…? Non si può fare proprio nulla? Dovrò per forza Licenziarmi? Grazie
Lalla - gent.ma Miriam, non mi permetto di dire cosa sia anticostituzionale o meno, non è questa la sede adatta.
Va però precisato che nel momento in cui hai presentato la domanda di partecipazione al corso il Miur ti ha posto un determinato quesito al quale ha risposto affermativamente (non potevi fare affermativamente, dire di no significava non poter presentare la domanda per i PAS.
Nella domanda hai dichiarato di "essere disposta a garantire sia l’espletamento del servizio che la frequenza dei corsi".
E’ vero, si trattava di una scelta a scatola chiusa, come da noi subito messo in evidenza Pas (ex TFA speciali): “dichiara di essere disposto a garantire sia l’espletamento del servizio che la frequenza dei corsi” , ma non mi sembra ci siano state recriminazioni sul momento.
Adesso, anche in considerazione del fatto che la situazione è molto meno positiva rispetto all’estate (con Università che dichiarano di non attivare alcuni corsi), l’idea di cambiare la regione scelta balena in testa a numerosi candidati.
La mia risposta deve essere negativa, in quanto non contemplata nel decreto, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano in merito gli USR, se sarebbero disposti a gestire questo ulteriore adempimento (rimandando quindi oltre l’attivazione dei corsi).