Ester - Gent. Redazione, Vi sottopongo un quesito : alunno di classe 4 primaria, certificato ex.L 104/92, con sostegno ed educatore, senza diagnosi di gravità . La famiglia, che non accetta le difficoltà del bambino, PARE ( non ne siamo certi) si sia rivolta alla commissione INPS per togliere il sostegno, senza aver interpellato nè la scuola nè il distretto sanitario.
Chiedo se la famiglia possa decidere in autonomia di togliere il sostegno e se la commissione possa dare seguito a tale richiesta senza interpellare nessuno. Inutile sottolineare il disastro che si verificherebbe se questo bambino non avesse più le ore di sostegno a lui dedicate.
Molte grazie per le informazioni e per l’eccellente servizio che offrite. Cordiali saluti
risponde
Maria Vitale Merlo del sindacato SFIDA – La famiglia sta agendo correttamente. Il sostegno scolastico infatti si configura come un diritto e la famiglia non deve rivolgersi a nessuno per decidere di rinunciarvi; deve semplicemente inoltrare una comunicazione alla scuola, per conoscenza all’Ufficio Scolastico e all’USR di competenza, nella quale manifesta la volontà che non intende avvalersi, per il proprio figlio, del supporto del docente di sostegno.
Con tale rinuncia non perde il riconoscimento da parte dell’Inps dello stato di disabilità.
In generale siamo abituati a famiglie che ricorrono al TAR per avere riconosciute le giuste ore e non al fenomeno inverso, però bisognerebbe capire le motivazioni che inducono una famiglia ad intraprendere un iter del genere.
In ogni caso, la scuola non ha alcun potere decisionale, può solo prendere atto della volontà della famiglia.