Luca – Sono un prof. non abilitato alla prima esperienza di insegnamento che lo scorso primo dicembre è stato chiamato dalla terza fascia per una supplenza fino al 30 giugno in una quinta di un liceo scientifico. La materia che insegno è stata assegnata al commissario esterno.
Sinceramente non vorrei fare il commissario esterno presso un’altra scuola, però vorrei sapere se nella mia mia situazione sono comunque obbligato a presentare la domanda.
Inoltre, dal momento che dalla terza fascia potrei insegnare più discipline, la domanda devo necessariamente farla per la disciplina che insegno o posso sceglierne un’altra? Grazie anticipatamente.
Lalla – sei obbligato alla presentazione della domanda.
La circolare n. 5/2013 individua, tra il personale che ha l’obbligo di presentare la scheda
- i docenti – ivi compresi i docenti tecnico-pratici con insegnamento autonomo e quelli con insegnamento in compresenza di cui all’art. 5 della legge 3.5.1999, n. 124 e gli insegnanti di arte applicata – con rapporto di lavoro a tempo determinato, fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche , in servizio in istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado:
che insegnano, nelle classi terminali e non, discipline rientranti nei programmi di insegnamento dell’ultimo anno dei corsi di studio;
che insegnano materie riconducibili alle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni, in possesso della specifica abilitazione all’insegnamento o di idoneità di cui alla legge n. 124/1999 o di titolo di studio valido per l’ammissione ai concorsi per l’accesso ai ruoli;
La mancata abilitazione come vedi, non è un ostacolo alla presentazione della domanda.
Essere obbligati alla presentazione della domanda, afferma la circolare, richiama alla personale responsabilità di coloro che dovessero rendere indicazioni non rispondenti al vero o comunque tali da determinare situazioni di illegittima formazione delle commissioni. Anche i Dirigenti Scolastici sono tenuti a controllare il rispetto dell’obbligo e nel caso ad intervenire sotto il profilo disciplinare.
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